Chi Siamo

L’Unione Italiana dei Ciechi (dal 2010 Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) nasce a Genova il 26 ottobre 1920 da un gruppo di non vedenti guidati da Aurelio Nicolodi, un giovane ufficiale trentino che aveva perso la vista in uno scontro sul Carso, durante la prima guerra mondiale.

Convinto assertore della necessità di emancipazione dei non vedenti, insieme ad altri reduci fondò l’Unione Italiana Ciechi (UIC), di cui fu il primo presidente. 

La sua attività alla guida dell’UIC fu caratterizzata dalla spinta verso l’indipendenza personale e lavorativa dei non vedenti, raggiungibile attraverso un’adeguata istruzione. In tal senso Nicolodi riuscì a trasformare gli istituti, all’epoca nient’altro che ospizi, in luoghi di educazione ed istruzione, primo passo verso l’attuale inclusione scolastica e lavorativa.

Tre anni più tardi, nel 1923, l’associazione fu riconosciuta come Ente Morale.

Oggi l’UICI è un ente con personalità giuridica di diritto privato (Legge 1047/47 ribadita nel DPR 23/12/78 n.1919), riconosciuta Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS) nel 1997, e rappresenta e tutela gli interessi morali e materiali dei minorati della vista, presso le pubbliche amministrazioni e tutti gli enti o istituzioni che hanno come scopo l’assistenza, l’educazione e la formazione professionale dei ciechi.

Nel 1991 l’UICI ha costituito L’I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) come strumento operativo per l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa dei disabili visivi.

L’UICI e l’I.Ri.Fo.R. hanno la sede centrale a Roma e sezioni regionali e provinciali su tutto il territorio nazionale.

Obiettivo principale della nostra Associazione è l’integrazione dei non vedenti ed ipovedenti nel contesto sociale mediante il raggiungimento dell’autonomia personale, prestando particolare attenzione all’abilitazione/riabilitazione e all’educazione al recupero del residuo visivo. 

Il raggiungimento della massima autonomia costituisce un diritto fondamentale di tutti, ciechi e ipovedenti compresi, questo è il principio che da sempre ispira ed orienta l’agire dell’UICI.